Il DdL Lorenzin, su professioni sanitarie e trial clinici, è stato finalmente approvato al Senato

Roma, 22 Dicembre 2017

C'è soddisfazione nell'intero comparto salute e sanità, per un provvedimento, atteso da lungo tempo e che interessa oltre 2 milioni di professionisti della sanità, con un impatto notevole sull'intero sistema salute in Italia.

Il testo, che comprende diverse parti tra loro correlate e non a caso racchiuse in un unico decreto, è frutto di un enorme lavoro compiuto in questi ultimi anni da Ministero della Salute, Enti Professionali e Società Scienfiche.

Il nuovo decreto valorizza il ruolo delle 22 professioni sanitarie già esistenti, elevandole al ruolo di Ordine e riconoscendone di nuove, come ad esempio quella degli osteopati e dei chiropratici, e manifesta una dura lotta contro chi esercita abusivamente queste professioni.

Per quanto riguarda alcuni Ordini già esistenti, come ad esempio l'Ordine Nazionale dei Biologi, dei Chimici, dei Fisici e degli Psicologi, il nuovo decreto stabilisce inoltre che la vigilanza su tali professioni passi dal Ministero della Giustizia al Ministero della Salute. 

Il provvedimento introduce delle norme di tutela verso i pazienti e le persone ricoverate in ambiente ospedaliero sia pubblico che privato, in particolare per quanto rigurda i reati contro la persona, quando commessi appunto in danno di tali soggetti. 

Una parte significativa è dedicata alle sperimentazioni cliniche dei medicinali a uso umano e sui requisiti dei centri autorizzati a svolgerla, allineando l'Italia al resto dei pesi europei e riconoscendo la tutela dell'indipendenza delle sperimentazioni, con l'obiettivo di garantire l'assenza di conflitti d'interesse.

Viene creato il Centro di Coordinamento Nazionale dei Comitati etici, con funzioni di coordinamento, monitoraggio e indirizzo per i comitati etici territoriali, istituito presso l'AIFA e composto da un massimo di 15 membri nominati dal Ministero della Salute, dalle Regioni e dalle associazioni dei pazienti. La logica di questa modifica alla normativa attauale riguardante i comitati etici è quella di garantire il rispetto delle tempistiche previste dalla normativa e l'allineamento delle fasi e dei criteri di valutazione nelle sperimentazioni.

Un quadro normativo quindi assolutamente nuovo ed in linea con le aspettative di cittadini e lavoratori del settore, per una sanità che funzioni sempre meglio e innalzi ancora il proprio standard di eccellenza. 

 

Fonte: Sanita24 - Il sole 24 ore